(a cura di Francesca Lagoteta)
Ogni mattina un essere umano si sveglia, fa colazione e sa che dovrà accendere quanto prima il suo smartphone per mettersi in contatto col mondo. Ma è sempre stato così? Eh no. Anche si ci sembra strano da credere, fino a qualche tempo fa l’utilizzo di apparecchi super tecnologici muniti di fotocamera e chat era fantascienza. In principio ci fu il cellulare Motorola.
La prima telefonata “senza fili” risale proprio al 3 aprile del 1973: ben 45 anni fa. Fu Martin Cooper, un ingegnere americano, a comporre il numero di telefono del suo rivale in affari, Jowl S. Engel della Bell Labs, per comunicargli un’importante vittoria:
«Noi alla Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà». Questa è stata la prima chiamata fatta con un telefono portatile, e resterà quindi nella storia.
Questo antenato dei moderni cellulari pesava un chilo per 23 centimetri di lunghezza. Touch screen? Macché. Il telefono, chiamato DynaTac (Dynamic Adaptive Total Area Coverage) e realizzato da Motorola, era sprovvisto di schermo. Inoltre, la batteria durava solo 35 minuti e per ricaricarla bisognava attendere dieci ore. L’idea del cellulare nasce nel 1947 nei laboratori della Bell Labs ma Motorola riesce a metterla in atto. Martin Cooper è nato nel 1928 e festeggia 90 anni. L’ingegnere ha all’attivo ben 11 brevetti nella sua vita. Anche il rivale Jowl S. Engel (82 anni) ha contribuito ai progressi tecnologici in questo campo. Il DynaTac 8000x arrivò sul mercato nel 1984 con un prezzo di 3.995 dollari, pari a 9.322 dollari attuali. Pensavate forse che l’Iphone fosse il telefono più costoso?