(a cura di Francesca Lagoteta)
Oramai se ne trovano solo in locali dallo stile retro e mercatini vintage, dove solitamente hanno prezzi esorbitanti: stiamo parlando dei jukebox, oggetti culto che nel tempo sono diventati molto preziosi. Sapevate che fine giugno di 91 anni fa, nel 1927, venivano venduti i primi jukebox di sempre? Si trattava di quelli con la manovella, che serviva per azionare il disco dopo aver introdotto la moneta.
I primi jukebox erano in legno e avevano una capienza massima di 12 dischi a 78 giri, poi sono arrivati quelli moderni che contenevano molti più dischi ed erano fatti in diversi materiali. Negli anni Trenta il jukebox entrò direttamente nell’immaginario collettivo degli Stati Uniti e la parola, che deriva da juke-joint, i bar dove si balla, si diffuse rapidamente tra la gente.
I jukebox hanno avuto un successo clamoroso soprattutto negli anni Cinquanta e, insieme ai flipper, hanno contribuito al periodo d’oro dei bar e delle tavole calde dove si poteva trascorrere un po’ di tempo con gli amici ascoltando musica e giocando a flipper.