(a cura di Francesca Lagoteta)
A ottobre del 2016 erano state consegnate appena 30 porzioni di gnocchi col pesto alla genovese. Esattamente due anni dopo, settembre 2018, le porzioni di pasta infilate nelle cassette della posta degli inglesi sono arrivate a quasi 10mila solo nell’arco dei trenta giorni, per un fatturato che si aggira intorno alle 100.000 sterline/mese.
Sono i numeri di un nuovo successo che vede italiani intraprendenti cercare di fare business con una delle maggiori tradizioni culinarie del Bel Paese: la pasta fresca.
Parliamo di “Pasta Evangelists”, una startup con base a Londra che in questo periodo festeggia proprio due anni di attività e che ha proposto agli inglesi, e londinesi in particolar modo, un nuovo modo di mangiare la pasta all’italiana, partendo dal modo in cui riceverla a casa: per posta.
Tra i preferiti dagli inglesi, i malloreddus sardi, il tradizionale pesto alla genovese con fagiolini e patate, i pici cacio e pepe di Roma ed il pesto alla trapanese.
Il tutto poi viene confezionato, guarnito di apposito foglio di istruzioni che oltre a spiegare come cucinare e assemblare il tutto, offre anche la storia di quel piatto, e spedito attraverso delle scatole realizzate per passare attraverso le celebri buche delle lettere delle porte inglesi.
Consegne che non superano le 24 ore dall’ordine, che avviene attraverso il sito internet ufficiale, sia a Londra che nel resto dell’Inghilterra.