(a cura di Francesca Lagoteta)
Per segnalare in modo inequivocabile il problema creato dalla presenza di un alunno violento, i genitori di una quarta elementare del Meratese non hanno mandato i propri figli a scuola per due giorni. E in classe si sono presentati solo tre alunni, fra cui il bambino violento causa dello “sciopero”.
Nel comunicato delle famiglie, ripreso dal Corriere della Sera, si legge: “Abbiamo deciso di non mandare i nostri figli a scuola in quanto sono impossibilitati a seguire il regolare svolgimento delle lezioni a causa di un ambiente insicuro, che non garantisce la loro incolumità. Più volte abbiamo fatto presente la gravità della situazione ai responsabili preposti, tramite lettere, incontri, richieste, ma senza aver avuto un’idonea ed adeguata soluzione”.
Il ragazzo che ha sollevato la protesta è un bambino di 10 anni, con un quoziente intellettivo anche molto alto, una vita normalissima, genitori modello, ma con uno spirito violento molto pericoloso: ha già provocato lesioni di una certa rilevanza anche ai docenti, oltre che ferito i suoi compagni di classe. Il caso preoccupa anche il sindaco, che non riesce a trovare una soluzione al problema: il ragazzo ha diritto come tutti a studiare, ma nessun professore di sostegno vuole occuparsi del caso.