(a cura di Francesca Lagoteta)
Nel 2016 sono stati 4,7 milioni, i cittadini che hanno lavorato anche di domenica. Tra questi, 3,4 milioni sono dipendenti mentre gli altri lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, esercenti, ambulanti, agricoltori etc.). A dirlo la Cgia di Mestre, mentre la politica si divide sul progetto di legge per eliminare la liberalizzazione varata dal governo Monti che permette l’apertura domenicale dei negozi.
I settori
Il settore dove la presenza al lavoro domenicale è più elevata è quello di alberghi e ristoranti. Seguono il commercio, la Pubblica amministrazione, la sanità e i trasporti . La maggiore disponibilità di alcuni territori a lavorare nei weekend va in gran parte ricondotta al fatto che buona parte del Paese ha un’elevata vocazione turistica che coinvolge le località montane e quelle balneari, le grandi città, ma anche i piccoli borghi. E quando le attività turistico-ricettive sono aperte anche la domenica, i settori economici collegati, come l’agroalimentare, la ristorazione, i trasporti pubblici e privati, i servizi alla persona, le attività manutentive, sono incentivate a fare altrettanto.
Le regioni dove si lavora di più
Le regioni dove il lavoro domenicale incide di più sono tutte a forte vocazione turistica: Valle d’Aosta,Sardegna,Puglia e Sicilia. In coda alla classifica, invece, si posizionano l’Emilia Romagna, le Marche e la Lombardia.