(a cura di Francesca Lagoteta)
Una truffa informatica mette alle strette imprenditori e dirigenti costringendoli a versare un pagamento per evitare ripercussioni sulla carriera e la vita personale
Mail dai toni minacciosi, diffusione di dati sensibili e molto altro. E’ quello che è accaduto e continua ad accadere ad alcuni personaggi del mondo dell’imprenditoria, proprio loro si sono visti recapitare sulle proprie caselle di poste delle mail preoccupanti, come riporta il Corriere della Sera. Nella maggior parte delle mail il messaggio era sempre molto simile: la diffusione di materiale di vita privata capace di compromettere affidabilità e prestigio, come rimedio alla diffusione di materiale il pagamento di una sorta di riscatto.
In seguito alle prime mail sospette sono iniziate a circolare le prime denunce alla Polizia Postale, la stessa che ha diramato una comunicazione per evitare che si cadesse nella trappola dei criminali digitali.
L’ipotesi più probabile è che le password siano state rubate grazie alle operazioni di pirateria informatica compiute nei mesi scorsi. Questi “pacchetti” di dati sensibili sono stati poi venduti sul dark web. Si tratta di strumenti che consentono gravi intrusioni e per questo è fondamentale modificare tutte le chiavi di accesso, impostare password complesse e mai usare la stessa per profili diversi. Ideale è associare meccanismi di autenticazione forte come gli account a doppio fattore, accessibili grazie al codice inviato sul cellulare mentre si sta al computer.