Gli smartphone hanno cambiato il nostro modo di vivere e anche il modo di camminare. Gobba e lentezza sono solo alcune delle conseguenze principali dovute a questo mutamento.
(di Francesca Lagoteta)
Più lenti, sbilenchi e con la gobba. Siamo noi, prigionieri dello smartphone anche quando camminiamo. E questi sono i principali danni per la nostra salute causati da una cattiva abitudine che sta modificando, in peggio, i nostri stili di vita.
Molte persone, mentre camminano, hanno gli occhi incollati agli schermi. C’è chi telefona, chi controlla i social, chi manda mail e messaggi. Addirittura c’è anche chi gioca ai videogame.
Chi cammina normalmente senza utilizzo dello smartphone, tende ad avere un’andatura più spedita fino a raggiungere una certa velocità, con passi lunghi, gambe distese e senza sbilanciamenti del corpo.
Chi, invece, avanza per strada con una camminata definita “zombie walk“, ovvero usando lo smartphone, si limita a fare passi corti, evitando di guardare avanti a sè e mantenendo una postura “sbilenca“.
Lo ha rilevato una ricerca scientifica Britannica . Lo studio condotto ha rilevato anche come l’uso del telefono influisce sul modo in cui le persone guardano e su come evitano un ostacolo per terra lungo il loro percorso.