(a cura di Francesca Lagoteta)
Il Canada è il primo Paese ad aver legalizzato l’uso della marijuana a scopo ricreativo, tra quelli industrializzati, e il secondo dopo l’Uruguay.. Ora ciò che accadrà in Canada probabilmente influirà sulle scelte che saranno fatte nel resto del mondo.
«Era troppo facile per i nostri figli comprare marijuana e per i criminali farci grandi profitti. Oggi abbiamo cambiato le cose» ha scritto su Twitter il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, che aveva proposto la nuova legge.
Semplici bustine non decorate, da acquistare in farmacia, con una grossa etichetta ad indicarne il contenuto. Ecco come sarà venduta la marijuana, e sarà possibile comprarne 30 grammi per volta.
Vietato rivendere marijuana a parenti e amici, ma la condivisione gratuita sarà consentita. E che dire della coltivazione? Le piante di marijuana, con un massimo di quattro e fino a un metro di altezza, saranno ammesse in casa. Dove si potrà fumare? In casa di sicuro, ma non in auto.
Il prezzo? Ancora tutto da decidere. Se fosse troppo basso potrebbe attirare i ragazzini, se troppo alto agevolerebbe il mercato illegale. Il Canada sarà quindi oggetto d’osservazione nei prossimi anni, e si cercherà di capire se questa decisione comporterà problemi di salute pubblica.
Bisognerà anche verificare le reazioni del mercato nero. La legalizzazione ha creato pareri discordanti, specie per quanto riguarda un ipotetico aumento di casi di guida sotto l’effetto di droga. Per ora ci si aspetta che la legalizzazione porti con sé un giro di affari di circa 8 miliardi di dollari all’anno, circa 7 miliardi di euro.