(a cura di Francesca Lagoteta)
Monster annuncia il lancio della nuova app per la ricerca di lavoro che aiuterà gli utenti a cercare e connettersi ‘on the go’ con le opportunità di lavoro, rivoluzionando il modo di candidarsi da dispositivi mobile. Attualmente, più del 50% degli utenti che inizia a candidarsi da mobile abbandona il processo. Lavorando a stretto contatto con Jobr, la divisione specializzata in ambito mobile, Monster ha creato un’app per smartphone che sfrutta la funzione ‘swipe’, presente soprattutto nelle app per appuntamenti. Il nuovo approccio di Monster rende più facile che mai il processo di candidatura, superando le difficoltà riscontrate in passato rispetto alla ricerca di lavoro da dispositivi mobile.
L’app Monster richiede quattro semplici passaggi: gli utenti creano un profilo con soli due click, utilizzando i social media o caricando il cv per completare il proprio profilo professionale; una tecnologia di matching avanzata filtra gli annunci di lavoro per trovare la posizione più interessante ed in linea per il candidato; con un semplice ‘swipe’, gli utenti hanno la possibilità di candidarsi all’annuncio o proseguire nella ricerca, ignorando l’offerta di lavoro.
A questo punto i candidati possono modificare il proprio profilo professionale e caricare facilmente un cv completo direttamente da Monster o da piattaforme come Dropbox o Google Drive. Un semplice swipe verso destra consente di candidarsi inviando automaticamente il cv o il proprio profilo, ottimizzando tempi e risorse.
Questa nuova app sarà particolarmente utile ai Millennial, che passano l’equivalente di un giorno a settimana utilizzando lo smartphone e si aspettano di poter gestire tutti gli aspetti della loro vita attraverso il telefono, incluso il modo in cui trovano e gestiscono le opportunità professionali. E, a proposito di tempo, questa nuova App di Monster ha già fatto registrare un altro record nei paesi in cui è stata lanciata: il tempo medio di visualizzazione degli annunci di lavoro sull’app è infatti superiore alla media di quello speso nei canali tradizionali.