(a cura di Francesca Lagoteta)
La lista degli inventori di oggetti e sostanze che oggi sono di uso comune è lunga. Eroi per caso, rimasti spesso nell’anonimato, ma che hanno lasciato un’eredità importantissima alle future generazioni. Chi potrebbe pensare di fare colazione d’estate senza una scodella di cereali, per esempio? Per questo dovremmo tutti essere eternamente grati al signor Kellog, che un giorno si dimenticò della pasta di pane ai cereali in un angolo, ma decise comunque di usarla per la colazione del reparto ospedaliero in cui lavorava. Inconsapevole del fatto che, anni più avanti, in tutto il mondo, ci sarebbero state decine di varietà di cereali con il suo nome stampato sopra..
Le patatine fritte
Nel 1853, George Crum, chef di New York, inventò involontariamente le patatine fritte «a fette» quando un fastidioso cliente continuava a rimandare in cucina le sue patate fritte francesi perché erano mollicce. Nel tentativo di fare una «ramanzina culinaria» al cliente, Crum decise di affettarle, sottilissime, friggerle fino a farle diventare croccanti e affogarle nel sale. Con sua sorpresa, tuttavia, il cliente disse che gli era piaciuto quello che, più avanti, sarebbe stato ricordato come il primo servizio di patatine fritte della storia.

La Coca Cola
La ricetta è ancora segreta, ma la storia della nascita della Coca Cola non è un mistero. Fu John Pemberton, farmacista, a inventare quello che inizialmente intendeva come un semplice farmaco per curare diversi disturbi dei militari durante la guerra, come la dipendenza da oppiacei e il mal di stomaco. Invece, a sua insaputa, a fine Ottocento aveva inventato quella che sarebbe diventata la bevanda più popolare al mondo.
