Secondo Coldiretti tra oggi e domani (martedì grasso) verranno consumati circa 12 milioni di chili di dolci tipici.
4 famiglie su 10 li cucinano in casa casa.
(a cura di Francesca Lagoteta)
I prodotti della ricorrenza già pronti si possono trovare un po’ ovunque, dalle pasticcerie ai fornai fino ai supermercati, ma il 41% delle famiglie preferisce prepararli in casa. Cucinare specialità tipiche fai da te consente infatti anche di ottenere un buon risparmio.L’aumento della pasticceria home-made, in particolare, si dovrebbe registrare in larga parte durante il culmine dei festeggiamenti, tra oggi e domani.
Le specialità italiane
Ogni regione, ha le proprie specialità. Partendo dal Nord del Paese, dove si trovano le bugie e i nastri fritti in Piemonte, i tortelli e le chiacchiere in Lombardia, i galani e le frittelle in Veneto, i crostoli e le castagnole in Friuli Venezia Giulia e i grostoli in Trentino Alto Adige. Per quanto riguarda il Centro, invece, in Emilia Romagna spazio alle sfrappole e alle lasagnette, mentre i dolci tipici della Toscana sono i berlingozzi e le ciambelle; frappe fritte nel Lazio, arancini e scroccafusi nelle Marche e cicerchiata in Abruzzo completano il quadro. Al Sud in Campania si gustano gli struffoli, palline fritte ripiene di zucchero, miele e sanguinaccio. In Calabria e in Sicilia si trovano due versioni diversi di pignolata, mentre in Basilicata ecco i taralli al nastro con glassa di zucchero. Il brugnolus, a base di farina, uova e purea di patate, è invece il dolce tipico del Carnevale sardo.
Di seguito,la ricetta dei dolci tipici Calabresi per la festa di Carnevale.