(a cura di Francesca Lagoteta)
Un test sulla saliva o del sangue per “cronometrare” il metabolismo della nicotina nell’organismo potrebbe aiutare a individuare la strategia più adatta quando si vuole smettere di fumare. Uno studio condotto su oltre cento fumatori italiani suggerisce infatti per la prima volta che gli individui con un metabolismo della nicotina più rapido hanno un minor rischio di dipendenza rispetto ai fumatori con metabolismo più lento, nonostante le abitudini al fumo siano simili. È quanto emerge dal primo studio italiano sulla correlazione fra la velocità del metabolismo della nicotina e il grado di dipendenza dal fumo.
In un prossimo futuro, dunque, abbandonare le sigarette sarà forse più facile grazie a strategie davvero su misura.