Lo afferma una ricerca scientifica: «È importante che il cervello lasci perdere i dettagli irrilevanti e si concentri, al contrario, sulle cose che contano».
(a cura di Francesca Lagoteta)
Perdete continuamente le chiavi di casa o lo smartphone? Non avete idea di dove abbiate parcheggiato? Scordate di continuo appuntamenti che avevate fissato in agenda? Non temete, queste piccole distrazioni significano una sola cosa: siete più intelligenti della media! Ad affermarlo è una ricerca scientifica pubblicata su Neuron che sostiene una tesi singolare: chi è distratto dalle piccole cose vuol dire che è invece concentrato su ciò che è importante nella vita.
Come affermano i ricercatori che hanno sviluppato lo studio Paul Franklad e Blake Richards dell’Università di Toronto, coloro che si sforzano di tenere la loro vita sotto attento controllo, che cercano in altre parole di ricordare tutto, hanno molta difficoltà quando invece è tempo di prendere decisioni significative: «È importante che il cervello lasci perdere i dettagli irrilevanti e di concentri, al contrario, sulle cose che contano» sottolineano.
I due ricercatori sostengono che a causa di errate credenze culturali «siamo portati ad ammirare le persone che vincolo a Trivial Pursuit o che riescono a memorizzare date e dati. Ma la verità è che l’evoluzione ha formato la nostra memoria non per vincere gare di quiz ma per prendere decisioni intelligenti». Quando il cervello è pieno di informazioni futili, o comunque meno importanti delle altre, si ingolfa e non riesce così ad analizzare al meglio problemi più importanti. Insomma il processo decisionale viene meno.
Coloro che invece sono distratti o, meglio, non tentano di memorizzare dati, risultano avere un cervello più attivo sulle questioni importanti.