(a cura di Francesca Lagoteta)
Chi l’ha detto che il silenzio aumenta la concentrazione? Secondo uno studio dell’Università di Milano Bicocca, quando c’è bisogno di concentrazione è meglio avere un sottofondo fatto da musica o da suoni naturali.
Insomma in un’epoca in cui la comunicazione la fa da padrone e gli smartphone sono parte integrante della nostra quotidianità, non è il silenzio l’antidoto alla confusione, anzi. Gli studiosi milanesi hanno rilevato che spesso avere un video di YouTube in sottofondo aiuta la concentrazione e addirittura migliora le capacità di calcolo matematico.
«In alcuni casi la concentrazione può essere favorita dall’ascolto della musica classica a volume non molto elevato. Per esempio molti brani di J.S. Bach risultano particolarmente adatti a stimolare ritmicamente il sistema acustico per la loro metrica rigorosa e ordinata, unita a linee melodiche mutevoli e spesso intrecciate in un dialogo intenso dai toni variegati» sono le parole della professoressa Alice Mado Proverbio, che ha diretto lo studio, «A prescindere dai gusti estetici personali, la musica non deve essere familiare, né deve essere quella preferita: il rumore della pioggia scrosciante o di un temporale risultano altresì ottimali nel favorire la concentrazione poiché focalizzano le nostre risorse attentive verso l’esterno», spiega «facendoci dimenticare di noi stessi».