(a cura di Francesca Lagoteta)
Quattro regioni italiane nel 2017 hanno fatto registrare un tasso almeno doppio rispetto alla media Ue (più del 15%): fra queste anche Campania e Puglia. Molise nella top ten per la mancanza di impiego a lunga durata: più di un anno per ritrovare lavoro
Calabria e Sicilia nella top ten per la disoccupazione giovanile e il Molise in quella a lunga durata: più di un anno, dopo averlo perso, per ritrovare un lavoro. Lo affermano i dati rilasciati dall’Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione Europea) sulla disoccupazione nelle regioni in Europa. In generale sono quattro le regioni italiane che nel 2017 hanno fatto registrare un tasso di disoccupazione di almeno il doppio della media Ue: più del 15%.
Si tratta di Calabria (21,6%), Sicilia (21,5%), Campania (20,9%) e Puglia (19,1%)
Disoccupazione giovanile: Calabria
I dati diffusi da Eurostat si occupano anche di disoccupazione giovanile, ovvero di quella che coinvolge ragazzi e ragazze di età compresa fra i 15 e i 24 anni. In calo il dato generale sull’Italia, che passa al 34,7% nel 2017 dal quasi 38% dell’anno precedente. La Calabria ne ha un tasso molto alto, pari al 55,6%, ma più basso rispetto a quello dell’anno precedente, quando si arrivava a quasi il 59%. La punta dello Stivale passa dunque alla quinta posizione dalla terza del 2016. Peggio della Calabria fanno l’enclave spagnola in Marocco Melilla (62,7%), l’isola greca di Voreio Aigaio (58,2%), la regione ellenica di Ipeiros (58%) e il territorio francese d’oltremare Mayotte. In questa “top ten” negativa di regioni con il numero più alto di disoccupati, per quel che riguarda l’Italia, ci sono anche la Campania (54,7%, in settima posizione) e la Sicilia (52,9%, decima).