(a cura di Francesca Lagoteta)
Prima WhatsApp, adesso anche Facebook per i giovani nativi digitali regole più stringenti per l’utilizzo di social e app di messaggistica. Dopo lo scandalo che ha colpito Facebook, l’azienda sembra alquanto preoccupata e pare stia decisamente correndo ai ripari. Rispetto a quanto stabilito dal regolamento che tutela i minori e i loro dati, questo quanto riportato dal documento ufficiale:
In base al Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali (Gdpr) le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi dell’Ue hanno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere alcune azioni specifiche su Facebook, come vedere inserzioni sulla base dei dati dei partner e includere nel loro profilo le opinioni religiose e politiche – si legge nella nota – Questi adolescenti vedranno una versione meno personalizzata del social con condivisione limitata e annunci meno rilevanti, fino a quando non otterranno il permesso da un genitore o tutore di usare tutti gli aspetti di Facebook
Per WhatsApp si passa dai 13 anni ai 16 anni. Una decisione per allinearsi alle condizioni di uso del social e delle chat come previsto dal nuovo Gdpr, il regolamento generale per la protezione dei dati personali degli utenti.
La data del cambiamento è stata individuata al 25 maggio.