(a cura di Francesca Lagoteta)
Vi piacerebbe avere una pelle più giovane, più resistente, magari che non si bruci prendendo il sole? Oppure una pelle che appena si ferisce, si rimargini immediatamente.
Non è un film di fantascienza, è la pelle ”elettronica”, creata in laboratorio dai ricercatori di una università del Colorado. E’ una pelle anche riciclabile e si rigenera da sola. Tante le possibili applicazioni, dalla robotica, alle future protesi, per non parlare di sensori che si possono indossare.
Il tessuto dermico, sarebbe anche sensibile all’umidità e comunque all’aria. Alla base di questa pelle sintetica c’è un materiale plastico fatto di nanoparticelle d’argento e che può essere totalmente riciclata. Inoltre questa super pelle elettronica riesce ad auto-ripararsi grazie ad un mix di tre composti disponibili in commercio e a base di etanolo. Ancora non è sul mercato e siamo solo ad un prototipo, ma si sta studiando già come lanciarla e in che ambiti.
Grazie a questa pelle i robot potrebbero assomigliarci molto più di quanto potremmo immaginare. Un robot morbido al tatto, con movimenti più armoniose con una temperatura che si autoregola. Più simile ad un uomo che a un robot.
Non staremo esagerando?