(a cura di Francesca Lagoteta)
Italiani senza lavoro in Germania a rischio rimpatrio. Secondo le statistiche sarebbero almeno un centinaio le persone di nazionalità italiana che non hanno un lavoro, concentrate per lo più nel Nord Reno-Westfalia. Il ministero degli Esteri ha prontamente condannato anche solo l’ipotesi: “Se fosse vero sarebbe grave e andrebbe a colpire l’essenza stessa dell’Ue – ha detto il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo – Sarebbe un paradosso: l’Italia sotto accusa perché cerca di difendere l’Europa dall’immigrazione illegale e la Merkel che starebbe colpendo un diritto fondamentale dei cittadini Ue“.
A sollevare la questione una donna arrivata in Germania nel 2013,dopo aver smesso di lavorare, ha chiesto il sussidio sociale. “Mi hanno comunicato che avevo quindici giorni di tempo, visto che non potevo provvedere a me stessa, per trovare un lavoro: altrimenti mi avrebbero rimpatriato e avrebbero pure pagato il viaggio a me e alle bambine, se non fossi stata in grado di poterlo pagare io“. Dopo tre mesi di attesa è stata convocata dall’Ufficio per gli immigrati che le ha dato l’ultimatum.
Alla base della vicenda c’è una legge, emanata due anni fa, che ha portato da tre mesi a cinque anni il periodo di permanenza in Germania. In questo lasso di tempo è possibile accedere ai sussidi sociali. La Germania è considerata uno stato troppo generoso, colpevole di attrarre troppi stranieri europei che si avvalgono del principio di libera circolazione.