(a cura di Francesca Lagoteta)
Dal 12 ottobre cambieranno i nomi dei carburanti nei paesi UE: la benzina senza piombo si chiamerà E10, il metano CNG e il diesel B7. A stabilirlo è la nuova direttiva Dafi che prevede, inoltre, anche la modifica dei nominativi sullo sportellino che copre il tappo del serbatoio sulle auto. Al momento non ci sono obblighi di modifica per le macchine già in uso, quindi il cambiamento riguarderà solo le auto di nuova produzione.
La direttiva, nello specifico, prevede che ogni carburante sia associato a un simbolo: il cerchio indicherà tutti i tipi di benzina, il quadrato i gasoli e una losanga i carburanti gassosi. All’interno di ciascuno di questi simboli sarà poi inserita una sigla che contraddistinguerà ciascun prodotto.
Questa sigla sarà composta da una lettera e da un numero. La lettera E indicherà la benzina: in questo caso il numero che la seguirà si riferirà alla percentuale di componenti bio presenti nel carburante. Ad esempio, E5 vuol dire che l’acol etanolo è pari al 5%. Le lettere XTL indicheranno il gasolio sintetico non derivato dal greggio; la B, in particolare, indicherà il gasolio con biodiesel e il numero che la seguirà ne indicherà la percentuale. Per quanto riguarda i gas, H2 indicherà l’idrogeno, CNG il metano, LPG il Gpl e LNG il metano liquido. Un sistema di simboli e sigle simile sarà introdotto anche per le auto elettriche per indicare le tensioni utilizzate e la tipologia di ricarica.
Queste nuove regole sono state dettate dall’esigenza di definire in maniera univoca tutti i tipi di carburanti in quanto ormai oggi sul mercato ne esistono davvero molti; per questo motivo, le etichette saranno uguali in tutti i paesi interessati dalla direttiva e si troveranno, oltre che sullo sportellino delle nuove macchine, anche nei manuali di uso e manutenzione, nel manuale elettronico sul videocomputer del cruscotto, sulla colonnina del distributore, sulla pistola della pompa per l’erogazione del carburante, nelle concessionarie e negli autosaloni.
I veicoli interessanti da questa novità, infine, sono: ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, autovetture, veicoli commerciali leggeri (furgoni), veicoli commerciali pesanti (camion) e autobus.