(a cura di Francesca Lagoteta)
Purtroppo non ci sono buone notizie.
In Italia la povertà assoluta è aumentata negli ultimi anni.
Il sito ansa.it, ha riportato le parole di Giorgio Alleva, presidente dell’Istat. Secondo quanto affermato da Alleva, la povertà assoluta interessa circa 5 milioni di individui, che equivalgono all’8,3 % della popolazione. Stando ai dati Istat, nel 2017 si trovavano in uno stato di povertà assoluta circa 154 mila famiglie in più rispetto al 2016. A oggi le famiglie in povertà assoluta, secondo stime preliminari, sarebbero 1,8 milioni.
Il dato allarmante è che la povertà è molto aumentata dagli anni scorsi: nel 2016 interessava il 7,9% della popolazione e nel 2008 solo il 3,9%.
Come si spiega questo fenomeno? Secondo Alleva, la ripresa dell’inflazione nel 2017 può “giustificare” la metà dell’incremento della povertà assoluta. Il presidente ha poi aggiunto:
«La restante parte deriva dal peggioramento della capacità di spesa di molte famiglie che sono scese sotto la soglia di povertà».
Secondo l’Istat, la povertà interessa in particolar modo il Nord e il Mezzogiorno. Il Centro è l’unica zona che ha registrato una diminuzione del fenomeno.
Inoltre nel 2017, in più di 1 milione di famiglie italiane “tutti i componenti appartenenti alle forze di lavoro erano in cerca di occupazione”, il che si traduce in 4 famiglie su 100. Che non è poco. Perché significa che in queste famiglie non si percepiva alcun reddito da lavoro.