(a cura di Francesca Lagoteta)
Il luogo comune è che se uno ha tanti soldi sicuramente è più felice, ma non è esattamente così. Si sente spesso dire però che chi vince cifre troppo alte al superenalotto in pochi anni si rovina e torna al punto di partenza e anche peggio. Quindi se i soldi sono troppi,la felicità diminuisce.
Secondo uno studio universitario americano del Dipartimento di Scienze Psicologiche, i soldi danno la felicità, ma se sono giusti. Il punto è capire con quale cifra però raggiungiamo la felicità. Il reddito ideale per essere felici si aggira intorno agli 80.000 euro l’anno. Per essere sereni però bastano tra i 48.000 e i 60.000 euro l’anno.
Ovviamente ci sono delle diversità in base ai Paesi e quindi al reddito. Sembra che i redditi più alti siano in Australia e in Nuova Zelanda, quelli più basso in America Latina e ai Caraibi. Lo studio si è basato su un campione di quasi due milioni di persone dai 15 anni in su, su 164 Paesi.
Ma perché superata una certa soglia la felicità diminuisce? Tante le motivazioni dedotte, ma tra tutte quella del fatto che soldi dovrebbero essere impiegati per soddisfare i bisogni primari come una casa, le spese alimentari e personali e quelle mediche, un auto per gli spostamenti e anche un po’ di sano svago.
Se invece cerchiamo di rispondere a troppi bisogni potremmo farci risucchiare da quelli che sono stati definiti falsi bisogni. Rischiamo di farci travolgere dai falsi bisogni che ci complicano la vita e quindi ce la rendono meno felice. Il discorso vale sia per gli uomini che le donne. La differenza però compare nel grado di istruzione. Chi ha studiato di più è più felice se raggiunge un miglior tenore di vita.
Meglio essere ricchi dentro, quello sì che rende felici.