(a cura di Francesca Lagoteta)
Secondo gli ultimi risultati scientifici piangere fa bene e ci mantiene in salute per cui dovremmo imparare a piangere, perché piangere non è qualcosa di spontaneo, ma va appreso proprio per gestire lo stress e preservare la nostra salute mentale.
In Giappone ne hanno fatto tesoro ed è tutto un fiorire di scuole. Nelle aziende, i dipendenti sono invitati a piangere per liberare le emozioni negative che li rendono meno produttivi.
Che poi siano lacrime di gioia o di pianto, poco importa. L’importante è che siano lacrime perché l’atto di piangere rilasserebbe il nostro sistema nervoso.
In Giappone vengono definiti i “namida Sensei” (Maestri del pianto”) e offrono lezioni di pianto sia nelle scuole che nelle aziende.
Secondo i nuovi Sensei della lacrima, piangere porterebbe ancora più benefici che dormire o ridere. Sono un centinaio attualmente le aziende che richiedono per i loro dipendenti le lezioni di pianto.
Ma cosa insegnano questi docenti dell’occhio umido? I corsi vanno dal guardare i film strappalacrime all’ascolto di musica molto nostalgica e sentimentale o leggere libri pieni di passione e amori impossibili.
Ma riusciamo ancora a commuoverci leggendo un libro o vedendo un film strappalacrime? Forse dovremmo prendere elezioni ed esercitarci, a quanto dicono bisognerebbe piangere almeno una volta a settimana per eliminare stress e per non ammalarci.
Sarà vero? Piangiamoci su.