(a cura di Francesca Lagoteta)
È una superstizione antica ma non è presente in tutti i paesi: ecco da dove deriva e quale significato ha ancora oggi.
A tutti è capitato di sentire la storia secondo la quale i gatti neri porterebbero sfortuna, ma avete mai provato a chiedere a chi ci crede se conosce l’origine di questa superstizione? Su questa storia, infatti, sono ben poche le persone davvero informate.
La leggenda è nata nel Medioevo, quando ci si spostava con le carrozze e spesso capitava che i cavalli si spaventassero e nel vedere gli occhi dei gatti neri al buio o per un loro improvviso attraversamento: gli animali si imbizzarrivano e i passeggeri si spaventavano, così si iniziò a credere che i gatti neri fossero animali alle dirette dipendenze del demonio. Questa associazione diabolica fu rafforzata da Papa Gregorio IX che, nel 1200, condannò i gatti neri sostenendo che fossero gli animali delle streghe, provocando così una spietata caccia ai poveri animali. Da allora e nei secoli successivi i gatti neri furono banditi e perseguitati, spesso bruciati durante le feste popolari perché associati al diavolo. Tra gli storici, c’è anche chi sostiene che la peste del 1600 si propagò anche grazie alla carenza di gatti che potessero uccidere i topi responsabile della diffusione del morbo.
Ma come mai tutta questa paura nei confronti dei gatti neri? Probabilmente è tutta colpa dell’ignoranza: il colore di questo gatto è infatti associato al lutto, mentre i suoi occhi gialli e brillanti di notte incutevano timore in quell’epoca così buia e legata alle superstizioni. Come se non bastasse, ci si misero anche i pirati: i felini popolavano le stive delle loro navi per cacciare i topi, per questo motivo secondo la credenza popolare l’arrivo di un gatto nero annunciava quello dei pirati e quindi ulteriori sventure.
Tutto ciò accadeva nel Medioevo, ma oggi com’è la situazione? Ebbene sì, in molti paesi la superstizione è ancora molto forte: si tratta non solo dell’Italia, ma anche della Spagna e degli Stati Uniti, mentre in altri paesi, come la Scozia, il Giappone e l’Inghilterra, il gatto nero è invece un simbolo di fortuna e averlo in casa significa avere prosperità. Ci sono poi alcune credenza particolari: in Germania se il gatto nero attraversa la strada da destra a sinistra porta sfortuna, se lo fa al contrario invece porta fortuna; in Cina pensano che questo felino porti fame e povertà, mentre in Lettonia la nascita di gattini neri indica che il raccolto sarà buono.