(a cura di Francesca Lagoteta)
L’Antitrust dà ragione,alle associazioni dei consumatori, che avevano denunciato a fine gennaio un aumento delle bollette telefoniche pari all’8,6%, in coincidenza con il ritorno dell’obbligo della fatturazione mensile in luogo di quella a 28 giorni. Un aumento generalizzato che aveva fatto sospettare un accordo in questo senso tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. E sembrerebbe sia avvenuto esattamente questo, a quanto risulta dall’istruttoria avviata a febbraio dall’Autorità, che ha intimato una “sospensione cautelare” dei rialzi e ordinato alle aziende di “definire la propria offerta in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”. Un pronunciamento accolto con soddisfazione dall’Unione Nazionale Consumatori, che parla di “vittoria”.