(a cura di Francesca Lagoteta)
Utilizzando gli occhi presi “in prestito” dai vedenti, quest’App permette ai ciechi di guardare le cose in un modo tutto nuovo.
Be My Eyes è l’ App che, tramite un servizio di video chat, aiuta le persone non vedenti. Si tratta di un’evoluzione benefica del concetto di prestare qualcosa a qualcuno: in questo caso si possono offrire (metaforicamente) addirittura i propri occhi. Tramite uno streaming video (simile alle videochiamate) è possibile essere collegati a una persona che non può vedere per aiutarla, descrivendole ciò che questa sta riprendendo (le pagine di un libro, un’etichetta, una foto o un panorama).
L’inventore spiega che con l’applicazione è possibile creare un gruppo variabile di volontari (in modo da poter avere sempre persone disponibili) che possono facilmente rispondere alle domande dei non vedenti.
Al momento della registrazione bisogna dichiararsi vedenti o non, e creare un account. Se ci si registra come volontari, è poi sufficiente attendere fino alla notifica di aiuto da parte di un utente che ha bisogno di aiuto. Per quanto riguarda i non vedenti, molte delle maggiori aziende produttrici di smartphone hanno specificato che, grazie alle tecnologie disponibili sui device, sono presenti specifiche funzioni per permettere l’uso ottimale del dispositivo.