(a cura di Francesca Lagoteta)
“Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara? Stimola la tiroide e fa bene anche all’umore”. La bella notizia arriva da uno studio alimentare.
Cinque i consigli degli esperti per concedersi un piacere gastronomico che in molti guardano come ad un nemico giurato della linea.
Secondo lo studio, è opportuno prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e anche integrale. Meglio ancora gli spaghetti che hanno l’indice glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso come affermano anche su socialfemme.
Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso.
Se capita di distrarsi, si può raffreddare sotto un getto d’acqua corrente.
Sì a una bella spaghettata saltata in padella con olio extravergine d’oliva e spezie, ma ogni tanto concediamoci anche una carbonara con uova e pancetta, per aggiungere un boost di proteine. Fra l’altro questa associazione stimola la tiroide: accompagnarla con della verdura amara riduce la ritenzione idrica.
La pastasciutta può essere consumata anche di sera, soprattutto se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia, se siamo in menopausa e abbiamo le vampate o se soffriamo di sindrome premestruale. Questo perché la pasta favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano e quindi fa rilassare e favorisce il sonno!