(a cura di Francesca Lagoteta)
Piuttosto interessante la nuova tecnologia che è stata messa a punto dal Policlinico Federale di Zurigo e che pare sia destinata a rivoluzionare la prevenzione del cancro anche nei suoi stadi iniziali. Si tratta di un sensore che servirà per scovare il cancro nei suoi stadi iniziali e che ha il merito di presentare un’idea piuttosto originale e che non arriverà in farmacia in tempi piuttosto brevi. Si tratta di un neo artificiale ed è stato progettato come uno strumento di diagnosi precoce. “Il sistema si basa sull’impianto sotto cute di cellule umane ingegnerizzate che agiscono come un sensore per monitorare il calcio nel sangue. Se i livelli si mantengono troppo alti nel tempo, dando ipercalcemia, nelle cellule si scatena una cascata di segnali che porta alla produzione di un pigmento naturale, la melanina, che va a disegnare il neo” spiegano i ricercatori. Questo neo artificiale sarebbe formato da cellule geneticamente modificate che impiantate sotto la cute vanno a scurirsi segnalando in questo modo l’evoluzione della malattia.