Zenzero e cioccolato, un bicchiere di vino rosso, tanto pesce azzurro, il mix sapiente nei colori delle verdure. La salute sessuale si coltiva nel piatto. E agli uomini conviene cominciare a indossare grembiule e cappello da chef. Perché “uno stile di vita sano anche a tavola protegge la prostata” ed è amico dell’amore. “E del testosterone”. Parola di Vincenzo Mirone, direttore del Dipartimento di urologia all’università Federico II di Napoli, che in occasione della presentazione di un’indagine condotta sui dati raccolti durante la campagna ‘#Controllati 2017’, iniziativa della Società italiana di urologia (Siu) realizzata con il supporto non condizionante di Menarini, detta i principi di una dieta smart per lui.
Disturbi alla prostata più precoci
Il lavoro, che è diventato uno studio scientifico pubblicato sull’Archivio italiano di urologia e andrologia, individua per la prima volta i fattori di rischio associati allo sviluppo dell’ipertrofia prostatica benigna negli uomini italiani ma anche i fattori protettivi, come lo sport. Ed evidenzia come si sia abbassata l’età dell’incontro con la malattia, come testimonia un 10% di under 50 già con la diagnosi in mano.
Cosa mangiare
Ma quale deve essere il menù? “Una piccola quantità di pasta – elenca l’urologo – ingredienti come il pomodoro, che contiene licopene (endotelio-protettivo), da consumare cotto, il basilico, il pesce azzurro. E molte verdure: tutte quelle a foglia verde, dai broccoli ai cavoli sono ideali. Il peperoncino, in cui è presente la capsaicina che ha un effetto dilatatore, va bene ma in piccole quantità, perché in eccesso diventa irritante per la prostata”. Altri alleati sono “la frutta ricca di vitamina C, lo zenzero, il cioccolato che promuove il rilascio di endorfine”, gli ‘ormoni della felicità’, “ed è amico del desiderio”. Infine, “fuori la birra, dentro un buon bicchiere di vino rosso, per l’azione antiossidante guidata dal resveratrolo. A tavola, insomma, ci si può curare”, assicura.