(a cura di Francesca Lagoteta)
Siete tra quelli che non si riconoscono mai in foto? Bene, Focus ci dà una buona notizia e una cattiva. La buona è che non siete pazzi: la scienza ha trovato una risposta. La cattiva è che tocca rassegnarsi: ci sono buone probabilità che il vostro aspetto sia proprio quello che vedete in foto.
L’Università del South Wales, in Australia, ha chiesto a un gruppo di 130 studenti di scaricare 10 foto di sé dal profilo Facebook e di metterle in ordine di somiglianza con il loro aspetto. In seguito, ha chiesto loro di girare un breve video con la webcam da cui sono state tratte altre due foto del loro viso, una sorridente e una neutra, come “verifica” dell’esperimento. Tutte le foto sono state poi consegnate a 16 estranei, chiedendo anche a loro di metterle in ordine di somiglianza. Il risultato? Non solo gli estranei hanno scelto foto completamente diverse da quelle dei diretti interessati, ma le loro scelte si sono rivelate, secondo un test di riconoscimento, del 7% più accurate e verosimili. In altri termini, gli altri sono più bravi di noi a vedere come siamo fatti.
Ma da cosa dipende questa dispercezione di cui siamo vittime rispetto alla nostra immagine? Niente di meno che la forza dell’abitudine: siamo talmente legati all’immagine “capovolta” di noi stessi restituita dallo specchio che qualsiasi immagine non rispondente a quella ci sembra falsa. Gli psicologi lo chiamano effetto esposizione e spiega anche come mai la nostra voce registrata ci suoni estranea e a tratti insopportabile.
Insomma, fidiamoci dei nostri amici, più che degli specchi.