(a cura di Fracesca Lagoteta)
Più libri hai in casa, più hai la possibilità di accrescere le tue capacità e competenze, anche tecnologiche.
Questo è quanto emerso da una ricerca della Australian National University che ha sfruttato i dati di uno studio internazionale dell’Ocse sulle competenze degli adulti. Dopo aver chiesto a oltre 160mila persone quanti libri avessero in casa all’età di 16 anni e averli sottoposti a test sulle abilità letterarie, matematiche e tecnologiche, è stato dimostrato che “I teenager con bassi livelli di istruzione secondaria ma che vivevano in case piene di libri hanno ottenuto lo stesso punteggio nei test di chi era laureato ma era cresciuto con pochi libri“.
Gli impatti positivi iniziano manifestarsi quando si hanno in casa almeno 80 libri, di qualunque genere e qualsiasi materia trattino. “L’esposizione precoce ai libri è importante perchè sono una parte integrante di pratiche che aumentano le competenze cognitive per tutta la vita“, hanno spiegato i ricercatori.
Sono stati 31 i Paesi presi in esame tra il 2011 e il 2015: e l’Italia dove si posizione in questa speciale classifica che ha calcolato la media dei libri posseduti? Con 75 volumi per abitazione, il nostro Paese naviga nei bassifondi della classifica, lontano dai 23 della Turchia, fanalino di cosa, ma ancor più lontano dall’Estonia che vanta una media di oltre 370. Dunque, che leggere fosse un toccasana per la propria cultura si sapeva; la novità che stupisce è che la sola crescita in una casa piena di libri produce effetti positivi sulle capacità di leggere e scrivere, di saper fare i calcoli e anche di utilizzare la tecnologia.