(a cura di Francesca Lagoteta)
Un modo per proteggere memoria e apprendimento dei bambini? Limitare il più possibile in gravidanza gli zuccheri aggiunti, come ad esempio quelli che provengono dalle bevande gassate zuccherate, dando spazio invece al consumo di frutta. Lo stesso consiglio vale anche nell’infanzia dei piccoli . Il suggerimento arriva da uno studio.
Dai risultati è emerso che il consumo materno di zucchero, specialmente da bevande gassate zuccherate, era associato a una minore cognizione nell’infanzia, in particolare per quel che riguarda le abilità non verbali, la risoluzione di nuovi problemi e una scarsa memoria verbale, cioè che permette di tradurre i pensieri in parole. Al contrario, il consumo di frutta e di fruttosio anche nell’infanzia è risultato associato a punteggi cognitivi più elevati in diverse aree e a un maggior vocabolario ricettivo, cioè l’insieme delle parole che possono essere comprese, sia pronunciate che scritte. La frutta era inoltre associata a maggiori capacità motorie visive nella prima infanzia e a più intelligenza verbale a sette anni, cioè l’abilità nel giostrare le lettere, combinandole in parole e frasi.