(a cura di Francesca Lagoteta)
In un futuro non troppo lontano, gli insetti potrebbero davvero entrare di diritto sulle nostre tavole e far parte della nostra dieta quotidiana.
Ora arrivano anche delle sensazionali rivelazioni da parte dei ricercatori indiani di Stem Cell Biology and Regenerative Medicine, i quali hanno rivelato che la blatta, animale considerato piuttosto disgustoso, sarebbe invece fonte di molti nutrienti. Sembra che questa specie non deponga uova e che ‘partorisca’ come gli umani. Inoltre nutrirebbe i piccoli con un liquido simile al nostro latte.
Secondo quanto afferma la zoologa Barbara Stay, dell’Università dell’Iowa, si tratterebbe di una fra le sostanze più nutrienti e caloriche al mondo.
Grassi, zuccheri e proteine sarebbero persino tre volte superiori a quelle del latte di mucca.
Un domani ci troveremo a “mungere” scarafaggi? Non esattamente, perché il liquido può essere estratto in laboratorio, in modo da isolare il gene della proteina, e riprodurla. Sembra tutto molto surreale, ma non dimentichiamo che la colazione è il pasto più importante della giornata. E se il latte di unicorno non è ancora in commercio, magari quest’ultima scoperta potrebbe realmente concretizzarsi.