(a cura di Francesca Lagoteta)
La storia del primo maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone. All’origine dei festeggiamenti c’è il grande movimento di lotta che negli anni ‘80 del XIX secolo che ha mobilitato milioni di lavoratori in America ed in Europa per la conquista delle otto ore lavorative, e non solo.
A partecipare furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori, che si sono battute per le “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”. È questo infatti lo slogan usato nelle manifestazioni. Si è aperta così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria indipendenza.
Il primo maggio oggi
Oggi, dopo oltre un secolo, la festa del primo maggio si presenta come un’occasione per ribadire la centralità del lavoro nella vita della democrazia, per estendere i diritti degli uomini e delle donne e fare avanzare ovunque le prospettive di progresso sociale. Il sindacato italiano si batte da sempre per difendere la democrazia ed avere in Italia più sviluppo e maggiore competitività.