(a cura di Francesca Lagoteta)
Sicuri di avere l’età giusta per lavorare? Una ricerca ha tentato di far luce su un tema molto dibattuto e a quanto pare l’età ideale per lavorare si è abbassata rispetto al passato: complice le nuove tecnologie, le generazioni che avanzano e gli interessi di investimento dell’azienda.
Il tema dell’età nel lavoro, oggetto di una indagine condotta dall’osservatorio sul Diversity Management della Sda Bocconi, ha mostrato che l’età in cui si iniziano a verificare i primi problemi nell’ambito lavorativo sono i 45 anni. Simona Cuomo, a capo dell’osservatorio ha dichiarato:
“Le nostre verifiche ci dicono che le carriere si fanno entro i 40 anni. Dopo i 45 le imprese smettono di investire su di te. Basta incentivi alla valutazione della persona. Basta programmi di sviluppo dedicato”.
Una bella novità, considerando che fino a pochi anni fa l’eta media era di almeno cinquantanni. Insomma, sembra che l’età all’interno delle aziende sia diventata una discriminante di peso, similmente al titolo di studio e alla condizione di genere. Tra gli avversari degli over 40 ci sono anche le nuove generazioni che incalzano, che hanno più elasticità e competenze nella gestione e nell’utilizzo di strumenti tecnologici. Proprio questi danno molto filo da torcere a tanti dipendenti poco elastici al cambiamento.