(a cura di Francesca Lagoteta)
Nel 2017 gli italiani hanno pagato di tasca propria 40 miliardi di euro per esami e visite mediche non rimborsate dal Servizio sanitario nazionale. Una spesa talmente alta che ha portato 7 milioni di persone a indebitarsi per pagare le cure. In 2,8 milioni sono stati costretti a svincolare i propri investimenti o, addirittura, a vendere casa. E’ quanto si evince dal rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute, presentato in occasione del Welfare Day.
La ricerca mostra che la spesa non interessa in prevalenza i redditi più elevati. Si tratta, infatti, di un fenomeno caratterizzato da un’importante regressività: il 32% della spesa sanitaria privata ha riguardato i cittadini con reddito compreso tra 35mila e 60mila euro annui, il 17,58% i redditi tra i 15mila ed i 35mila euro ed il 6,43% i redditi inferiori a 15mila euro annui. Nelle famiglie a basso reddito si stima che la tredicesima di un operaio se ne vada in cure sanitarie per sé e i familiari.