Il sessantottesimo Festival di Sanremo si sta svolgendo al teatro Ariston di Sanremo dal 6 al 10 febbraio 2018 ed è condotto da Claudio Baglioni, che ne è anche direttore artistico, insieme a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.
(di Francesca Lagoteta)
Martedì 6 Febbraio
Il festival targato Baglioni diventa il festival di Fiorello. Lo showman si prende la scena con una performance irresistibile tra musica e battute sulla politica, sulla Rai, sul festival stesso. Successo anche per Hunziker e Favino, ovazioni per Gianni Morandi. Avvio con incursione: uno sconosciuto sale sul palco, “sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica” riesce a dire, prima di essere portato via dalla sicurezza. Il cult della serata: l’esibizione dei “Lo Stato sociale”, sul palco con “la vecchia che balla”.
Fiorello si prende subito la scena, come annunciato legge il messaggio Whatsapp che Baglioni gli avrebbe scritto per convincerlo ad accettare: “Ciao Rosario – legge Fiorello – mi sono trovato a essere il sacrestano nel tempio della musica italiana. In queste notti di note, di emozioni che si intrecciano a passioni, sai quanto la tua arte sia sinonimo di sentimenti. Potresti essere il mio gancio in mezzo al cielo”. E ancora, “qui mi gioco la carriera, ci ho messo anni per diventare quello che sono, cioè un sex symbol e ora me lo gioco qua”.
Inizia la gara, cantano Annalisa, Ron, The Kolors e Max Gazzè, poi ecco di nuovo Fiorello. Baglioni presenta Laura Pausini (l’artista avrebbe dovuto essere ospite della serata ma una laringite glielo ha impedito ) e sul palco torna lui. Ancora battute sulla politica, chiede di votare, per alzata di mano, per il Pd, per M5s, per il centrodestra, prende di nuovo di mira il dg Rai “Orfeo, e mica puoi alzare le mani tre volte”. Ma Pausini c’è davvero, è al telefono in diretta e dopo qualche battuta con Fiorello e Baglioni conferma che sabato sera ci sarà, “spero non questa voce”. La conclusione è un duetto sulle note di E tu: la standing ovation è inevitabile.
Continua la gara, applausi per Ornella Vanoni che si esibisce con Pacifico e Bungaro, poi per i Campioni tocca a Ermal Meta e Fabrizio Moro, Mario Biondi, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Ma l’Ariston si trasforma con Lo Stato sociale, è subito effetto-Gabbani: la band bolognese entusiasma il pubblico con “Una vita in vacanza” ma soprattutto con la performance di un’anziana e super-atletica ballerina di 80anni.
Le esibizioni dei Campioni proseguono con Noemi, i Decibel, Elio e le Storie tese, Giovanni Caccamo, Red Canzian, Luca Barbarossa, Diodato in coppia con Roy Paci. E ancora Nina Zilli, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Le vibrazioni.
La classifica della serata.
La serata si chiude con una prima classifica, del tutto provvisoria, che divide i cantanti in tre “aree”, alta media e bassa, secondo i voti della giuria demoscopica. Nell’area più bassa ci sono Red Canzian, i Decibel, Diodato e Roy Paci, Avitabile e Servillo, Facchinetti e Fogli, Le vibrazioni, Renzo Rubino; nell’area centrale Barbarossa, Elio e le Storie tese, Caccamo, Biondi, The Kolors e Vanoni-Pacifico-Bungaro. Infine, nella zona più “alta”, Annalisa, Lo Stato sociale, Max Gazzè, Meta-Moro, Zilli, Noemi e Ron.