(a cura di Francesca Lagoteta)
Sarà davvero un venerdì nero per la mobilità italiana.
Stato di agitazione per la mobilità italiana: oggi venerdì 26 ottobre è stato indetto uno sciopero nazionale che bloccherà gli spostamenti su tutta la penisola.
A scioperare saranno tutti i mezzi di trasporto cittadino, la sanità, le scuole e molte aziende private.
Sono molteplici le motivazioni che hanno spinto i sindacati a indire la mobilitazione. Si protesta per le condizioni di lavoro dei dipendenti, non reputate adeguate, per gli investimenti pubblici su aumenti e territorio, per l’abolizione delle disuguaglianze e per i diritti universali. Questa la protesta per la Cub. Il Sgb, invece, vuole abolire la Legge Fornero e l’alternanza-scuola lavoro. Riduzione orario di lavoro, sanità gratuita per tutti e reddito minimo garantito, sono le altre voci della protesta nazionale.
Anche Trenitalia, Italo e Trenord aderiscono, alla mobilitazione nazionale. Per i treni, lo scioperò è iniziato ieri sera 25 ottobre alle 21 e avrà fine dopo 24 ore. Sui siti delle aziende è possibile controllare quali sono i treni che viaggeranno normalmente e quali, invece, potrebbero essere soppressi.
Infine, anche le scuole e l’università hanno aderito all’agitazione generale con le rispettive sigle sindacali. Idem per il settore sanitario.