La quotidianità ti annoia? Per dare un pizzico di pepe alla tua relazione puoi usare il telefono ma..attenzione!
di Francesca Lagoteta
Se un po’ di sano narcisismo si accompagna al desiderio di trasgredire, se siamo afflitti dalla routine coniugale e ci sentiamo pronti per mettere il nostro eros alla prova con qualcun altro che non sia il nostro partner, ecco che ci viene incontro il sexting. Una parola inglese di non facile pronuncia che unisce le parole “sex“(sesso) e “texting” (inviare SMS), con cui si indica l’invio di messaggini con testi oppure immagini piccanti che non lasciano spazio all’immaginazione. Può sembrare facile e quasi innocuo, ma qualche rischio lo si corre.
La tentazione è dietro l’angolo. In fondo, col nostro smartphone possiamo inviare di tutto, lo abbiamo sempre con noi, anche mentre facciamo la doccia o siamo alla scrivania dell’ufficio.
Perché non farsi una foto? Non è forse vero che “Siamo l’esercito del selfie”, come cantavano Arisa e Lorenzo Fragola?
Solletichiamo allora la fantasia facendoci una scatto un po’ osè… e se è venuto bene, perché non condividerlo, magari con qualcuno che abbiamo adocchiato o che ci ha fatto un po’ il filo?
Tutto sommato, se non c’è un approccio fisico, se il sesso è solo virtuale, pare quasi che il tradimento sia lontano, molto lontano da noi.
Attenzione però:la certezza che una nostra foto sexy o video hot rimanga solo tra noi e il nostro lui deve essere del 100%, ma anche in questo caso non siamo del tutto al riparo dai pericoli. In caso di rottura con il partner, potremmo essere soggette a ricatti davvero intollerabili e lesivi della nostra dignità. Anche per questo fenomeno gli inglesi hanno trovato un nome: si tratta del “sextortion“, cioè un ricatto che si può fare avendo a disposizione materiale sessuale compromettente. L’allarme arriva dalla Polizia di Stato che con l’iniziativa #unavitadasocial mette in guardia da tutti i fenomeni della cyber criminalità.