(a cura di Francesca Lagoteta)
Farfalle nello stomaco, inappetenza, rossori in volto, sudorazione delle mani: sono solo alcune delle sensazioni provate quando si è innamorati. L’amore è forse il sentimento che più ci sconvolge, ma a volte non è facile distinguere il vero amore da una semplice infatuazione. In futuro però le cose saranno molto più semplici perché secondo il dottor Fred Nour, neuroscienziato statunitense, entro il 2028 sarà disponibile un semplice e pratico test capace di rilevare con accuratezza se il nostro è amore o meno.
Nour spiega che il test in questione verrà svolto tramite uno scanner MRI capace di rilevare sostanze chimiche attive nel nostro cervello. Quando siamo innamorati infatti nel nostro cervello si trovano numerosi nonapeptidi, sostanze assenti invece quando il nostro sentimento è diverso da quello dell’amore. Secondo il neuroscienziato, per dimostrare se una persona è realmente innamorata o meno è sufficiente misurare il volume dei nonapeptidi nella parte limbica cerebrale: in caso di amore vero infatti sostanze come ossitocina e vasopressina (si tratta sempre di nanopeptidi) stimolerebbero la monogamia rafforzando il legame tra le due persone.
Attualmente un esame del genere è impensabile perché per verificare la presenza di sostanze come i nanopeptidi in un cervello vivo è necessario un esame invasivo che consiste nell’inserire una piccola cannula nel cervello, estrarre le sostanze e analizzarle successivamente in laboratorio. Con lo sviluppo tecnologico però si metteranno a punto scanner cerebrali capaci di individuare le sostanze nel nostro cervello e secondo il dottor Nour tutto questo avverrà entro il 2028.