(a cura di Francesca Lagoteta)
Più si anticipa l’uscita meno si intasca, penalizzati soprattutto i nati tra il 1953 e il 1957.
Chi sceglierà “quota 100” per anticipare la pensione nel 2019 rinuncerà fino ad un quinto dell’assegno. E non per nuove o surrettizie penalizzazioni. Ma perché lascerà il lavoro prima, versando meno contributi. Non intascherà la rivalutazione di questi contributi al Pil. E godrà della pensione per più anni. “Quota 100” ha dunque un costo personale che si aggiunge all’impatto sui conti pubblici.L’intervento costerà allo Stato 14 miliardi l’anno.