(a cura di Francesca Lagoteta)
Un team di ricercatori dell’Università di Santa Barbara afferma che il senso di vergogna non è un’invenzione culturale anche se fa parte della nostra cultura ed è universale.
Lo studio spiega che la vergogna è una strategia di difesa. Fa parte del corredo biologico ed ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’uomo.
Perdere la stima degli abitanti del proprio villaggio, in passato, poteva costare la vita, in quanto nessuno avrebbe mosso un dito per aiutarci in caso di difficoltà.
La vergogna ci aiuta a prevedere il giudizio negativo degli altri quando pensiamo di commettere una determinata azione.
Gli studiosi hanno sottoposto un test a quindici gruppi sociali diversi, provenienti da tutto il mondo. Se la vergogna è un meccanismo di difesa ed è basato su un sistema neurale, deve essere universale.
Lo studio spiega che la vergogna è una strategia di difesa. Fa parte del corredo biologico ed ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’uomo.
Perdere la stima degli abitanti del proprio villaggio, in passato, poteva costare la vita, in quanto nessuno avrebbe mosso un dito per aiutarci in caso di difficoltà.
La vergogna ci aiuta a prevedere il giudizio negativo degli altri quando pensiamo di commettere una determinata azione.
Gli studiosi hanno sottoposto un test a quindici gruppi sociali diversi, provenienti da tutto il mondo. Se la vergogna è un meccanismo di difesa ed è basato su un sistema neurale, deve essere universale.
Il test lo ha confermato in quanto la valutazione negativa delle azioni elencate dai ricercatori, corrispondeva al senso di vergogna che si provava al pensiero di compierle.