(a cura di Francesca Lagoteta)
Il decreto legge numero 73 del 7 giugno 2017 ha portato da 4 a 10 il numero di vaccinazioni obbligatorie nell’infanzia e nell’adolescenza nel nostro Paese.
Ecco cosa prevede la norma
L’obiettivo del provvedimento è quello di contrastare il calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, che ha determinato una copertura vaccinale media nel nostro Paese inferiore al 95%, ovvero la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”.
Vaccini obbligatori
Il Decreto legge prevede una serie di vaccinazioni obbligatorie per i minori da zero a 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Per gli ultimi quattro vaccini, l’obbligatorietà viene sottoposta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e alle coperture vaccinali raggiunte. Le vaccinazioni obbligatorie sono tutte gratuite. Oltre alle dieci indicate, sono inoltre presenti ad offerta attiva e gratuita da parte di Regioni e Province autonome, ma senza obbligo, anche l’anti-meningococcica B e l’anti-meningococcica C contro la meningite da meningococco, l’anti-pneumococcica e l’anti rotavirus, contro il virus che può causare una forma di gastroenterite pediatrica, che colpisce soprattutto i neonati e i bambini.
(FOTO ANSA)