Lo ricorda l’Associazione nazionale di categoria. Per poter entrare in classe è sufficiente aver presentato richiesta di vaccinazione alla Asl. Le stime parlano di 30 mila non ancora senza certificato. A Nuoro il tribunale dà ragione al padre che voleva far vaccinare la figlia di tre anni contro il volere della madre
(a cura di Francesca Lagoteta)
I bambini sotto i sei anni che, alla scadenza del 10 marzo, ancora non sono in regola con la documentazione per le vaccinazioni, sarebbero addirittura 30mila. A sostenerlo è il past president della Società italiana di Igiene, Carlo Signorelli. Ma, una volta scaduto il termine per la presentazione dei certificati vaccinali, non è chiaro che cosa accadrà a chi non è in regola.
Sebbene la legge preveda l’esclusione da nidi e materne, infatti, tempi e modi sono regolati dalle regioni, ognuna delle quali oggi, lunedì12 Marzo, si comporterà in modo diverso.
Difficilmente non verranno riammessi a scuola, ci sono Regioni che hanno una proroga perché hanno l’anagrafe vaccinale, altre che danno un appuntamento d’ufficio quando mandano la lettera di richiamo ai genitori. Come minimo ci dovrebbe essere un ultimo colloquio con la Asl prima di arrivare all’esclusione. I conti si potranno fare solo a giugno.
La stima della Società di Igiene è comunque dello stesso ordine di grandezza di alcuni dati provvisori forniti dalle Regioni, secondo cui ad esempio in Piemonte sono circa 1.200 i bimbi a rischio, e nella sola città di Milano ce ne sono circa 40.