(a cura di Francesca Lagoteta)
Meglio soli che accompagnati. L’ultima frontiera del viaggio è la vacanza solitaria. Una scelta che sembra non appartenere più solo a pochi spiriti liberi e ai giramondo alla ricerca di sé e di nuove, inusitate esperienze. Quella che fino a poco tempo fa sembrava agli occhi dei più un’idea bizzarra e poco allettante, adesso fa tendenza. E uno studio ne conferma i benefici.
“L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi” diceva Proust. E il viaggiatore solitario lo sa bene. Esplorare nuovi posti da soli è il modo migliore per conoscere un luogo, un popolo, un continente.
Viaggiare da soli fortifica l’autostima e la capacità di apprendimento, i pensieri diventano più flessibili e la mente più libera. Con questo spirito tanti giovani e non solo si sono messi in viaggio da una parte e dall’altra del mondo, e molti hanno anche voluto condividere la propria esperienza on line.
Seguire i propri ritmi senza doversi adattare a quelli di qualcun altro, riscoprire una nuova sensazione di libertà, godersi il pieno relax senza l’ansia di dover pianificare uno spostamento di gruppo, aprirsi a nuove esperienza, conoscere nuove persone e scegliere da soli cosa fare e cosa non fare. Questi i vantaggi elencati dai viaggiatori solitari.
Ognuno ne ha uno. E per tutti l’importante è il viaggio, non la meta.