(a cura di Francesca Lagoteta)
Qualche tempo fa i Queen cantavano “Who wants to live forever”, oggi sembra che qualcuno riesca addirittura ad esaudire questa richiesta, o quasi… basta pagare 10mila dollari. La Nectcome, startup fondata da due ex studenti del MIT di Boston, sostiene infatti di poter ibernare il cervello umano dopo un processo di eutanasia, in tal modo si potrebbe tenerlo in vita, più o meno, per sempre.
Secondo i due ideatori, Nectcome è in grado di conservare un cervello umano attraverso un processo di trasformazione in vetro ghiacciato, senza danneggiare i “dati” raccolti al suo interno, ovvero le memorie della persona. Per rendere possibile questo prodigio della scienza è necessario che tale processo avvenga nel momento esatto della morte, altrimenti l’organo potrebbe danneggiarsi irreparabilmente. Si tratterebbe in sintesi di praticare l’eutanasia nei pazienti terminali per poter così conservare in eterno tutte le memorie del defunto.