(a cura di Francesca Lagoteta)
Dal 1972, il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, una ricorrenza pensata per ricordare le problematiche ambientali del nostro pianeta, ma anche e soprattutto per sensibilizzare i popoli di tutto il mondo e spronare i governi a trovare soluzioni sostenibili per la tutela dell’ambiente naturale.
Il World Environment Day nasce in occasione dell’Assemblea delle Nazioni Unite di Stoccolma, in Svezia. Un anno, il 1972, particolarmente importante per le politiche mondiali a tutela dell’ambiente, visto che dai lavori della stessa assemblea prendeva forma anche l’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente concepito per dare vita ad un impegno collettivo a salvaguardia del pianeta.
Nel 1987, la Giornata Mondiale dell’Ambiente è diventata una manifestazione itinerante: da allora, ogni anno viene selezionata una nazione ospitante, che si impegna a celebrare la ricorrenza con eventi e manifestazioni dedicate ad un macro-tema ambientale.
L’Italia ha ospitato il World Environment Day nel 2015 e molte delle celebrazioni ufficiali si sono tenute all’Expo di Milano sotto lo slogan “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”: il tema, in quell’occasione, riguardava infatti la sostenibilità agroalimentare e il consumo consapevole.
Il paese ospitante di quest’anno è invece l’India e lo slogan scelto è “Beat Plastic Pollution – if you can’t reuse it, refuse it“. L’obiettivo è quello di sensibilizzare governi, aziende e cittadini a ricercare alternative valide alla plastica monouso, la cui produzione e impiego eccessivo rappresenta una vera e propria piaga ambientale.
Otto milioni di tonnellate di prodotti plastici, infatti, finiscono negli oceani ogni anno: soltanto le bottigliette di plastica rappresentano il 10% dei rifiuti mondiali.