Viviamo nell’era digitale e scappare dal potere ammaliante dell’ultimo aggeggio tecnologico “interstellare” non è cosa da poco.
(di Francesca Lagoteta)
- Stai chiacchierando con un amico e non riesci a fare a meno di controllare gli ennemila gruppi di Whatsapp?
- Appena carichi una foto su Facebook vai periodicamente a controllare se qualcuno ha cliccato mi piace?
- A volte il cellulare è nelle tue mani prima ancora che tu te ne sia reso conto e in men che non si dica ti ritrovi a digitare delle cose sullo schermo distrattamente?
Per milioni di anni l’umanità è andata avanti senza sentire la terribile mancanza di un aggeggio plasticoso da avere sempre in mano e condividere pubblicamente ogni cosa, dalla foto della nuova scopa alla frequenza delle evacuazioni giornaliere.
La dipendenza da cellulare è da epidemia.
Da uno studio dell’università di Harvard su 1.600 manager e professionisti,è emerso che:
il 70% controlla il telefonino nel giro di 1 ora dal risveglio
il 56% controlla il cellulare un’ora prima di andare a dormire
il 48% lo controlla nel weekend, inclusi venerdì e sabato notte
il 51% controlla continuamente lo smartphone durante le vacanze
il 44% dice di provare una forte ansia se perde il telefonino e non può rimpiazzarlo per una settimana
Oltre la metà degli adulti dice di usare il proprio cellulare per socializzare, circa un quarto lo usa durante i pasti e oltre un quinto mentre è in bagno. Si, neanche sul solenne trono del water lo smartphone ci abbandona!
Questa dipendenza ti tiene lontano dal QUI E ORA.
Uno degli effetti collaterali del considerare il cellulare il tuo “tesoro” è di essere poco presente.
Ogni volta che guardi lo schermo del tuo cellulare, infatti, è un’occasione che perdi per guardare qualcosa intorno a te e goderti il qui e ora.
Non guardi i tuoi figli, il bellissimo paesaggio che ti circonda durante un viaggio e,soprattutto, potresti non notare il Tir che sta frenando davanti a te!

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