Oggi, lunedì 17 gennaio, è il Blue Monday: il giorno più triste dell’anno. Ma è davvero così?
Blue Monday: letteralmente lunedì triste. Sì, perché il termine blue, in inglese, oltre che a voler indicare il colore blu, significa anche triste, depresso. Questa ricorrenza affonda le sue radici nel 2005. Da allora, ogni terzo lunedì del mese di gennaio è il cosiddetto Blue Monday, il giorno più triste dell’anno. Ma sapete perché? Scopriamolo!
COM’È NATO – Questa giornata la si deve allo psicologo Cliff Arnall, docente dell’Università di Cardiff, il quale ha elaborato un calcolo matematico con lo scopo di individuare il giorno più triste dell’anno. La scelta è ricaduta sul terzo lunedì di gennaio per una serie di fattori: fa freddo, fa buio presto, ci sono i sensi di colpa per aver speso un sacco di soldi per le festività natalizie, la solita routine ha ripreso il sopravvento e, soprattutto, le prossime feste sembrano così lontane.
È DAVVERO COSÌ? – C’è da dire, che tutti questi fattori, però, sono piuttosto soggettivi. Non tutti amano le feste, c’è quindi chi non può che essere felice di tornare alla solita routine. E poi, dove sta scritto che il caldo è meglio del freddo? C’è chi potrebbe pensarla diversamente e amare questo periodo dell’anno. Fra l’altro, non tutti gli abitanti del mondo in questo giorno si trovano a combattere contro freddo e giornate corte: basti pensare a chi vive in Australia o nel Sud Africa. Ma soprattutto, mica tutti odiano il lunedì!
CAMPAGNA DI MARKETING – Pare che questo calcolo elaborato da Cliff Arnall – da cui l’Università di Cardiff ha preso le distanze in quanto privo di fondamento scientifico – sia frutto di una collaborazione con una compagnia di viaggi: la Sky Travel. Quest’ultima, nel 2005, lanciò uno spot per invitare i propri clienti a prenotare un bel viaggio così da combattere la malinconia di questo triste e freddo giorno dell’anno.
