In Calabria c’è un borgo sulla costa Jonica cosentina dal passato glorioso che affonda le sue radici nella Magna Grecia, epoca pregna di bellezza e opulenza, pietra miliare delle civiltà d’Occidente.
Un borgo, quello di Terranova da Sibari, che guarda il mare dall’alto, circondato da campi colorati accarezzati dalla brezza marina. Distese naturali capaci di creare stupore e meraviglia negli occhi di chi osserva. Dai monti del Pollino alla piana di Sibari, il paesaggio sembra fare da cornice ad un quadro fatto di viuzze e cortili che, nel centro storico, continuano ad evocare nei secoli tutta la sobrietà e la vivacità di una comunità orgogliosa della sua storia.
Dal periodo magno-greco ad oggi sono tanti i riferimenti storici che hanno creato nel borgo dell’alto ionio cosentino una sorta di stratificazione che è rimasta intatta come un’impronta nel cemento. Prova ne è, tra gli altri, il castello feudale edificato in epoca normanna, la cui facciata resiste nonostante il passare inesorabile del tempo. Un vero e proprio maniero edificato probabilmente a scopi difensivi, oggi circondato da case dal gusto contemporaneo che lo cingono in un abbraccio corale.
Così come la Chiesa di S. Antonio da Padova, vero e proprio scrigno di bellezza che arricchisce il patrimonio culturale e artistico di Terranova da Sibari. Un capolavoro di arte barocca, un’esplosione di dipinti, marmi, affreschi e stucchi dorati. Un intreccio di figure che decorano le pareti e il soffitto di un luogo sacro caro alla comunità. Ed è proprio nell’unica navata, quella centrale, che il visitatore, con lo sguardo rivolto all’altare marmoreo, subisce il fascino della pala barocca dedicata alla Madonna Assunta in cielo.

La statua del santo a cui è dedicata la chiesa, invece, troneggia nella cappella laterale. Ogni angolo è ricco di dipinti e affreschi di inestimabile valore.
Un borgo ricco di storia, cultura ma anche tradizioni gastronomiche come la pasta fresca spesso accompagnata da sughi di carne, legumi o peperoncino.
Un luogo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita e in cui tornare.
Di Francesca Russo
09-09-2025
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