IAD in Calabria: cos’è e come avviarne una
In Calabria, sempre più persone scelgono di trasformare la propria passione per la cucina in
un’attività vera e propria, aprendo una IAD, cioè un’Impresa Alimentare Domestica. Si tratta
di un modello imprenditoriale semplice e accessibile, che permette di produrre e vendere
alimenti direttamente dalla propria abitazione.
Questa formula consente a chi ha uno spazio idoneo e le competenze necessarie di iniziare
un’attività a basso costo, rispettando però tutte le norme sanitarie e fiscali previste dalla
legge.
Cosa si intende per IAD
Una IAD è un’attività registrata a tutti gli effetti come impresa, ma svolta all’interno di una
cucina domestica. Il titolare può preparare alimenti come biscotti, marmellate, pasta fresca,
conserve, piatti pronti e altri prodotti, da vendere a privati, negozi, mercatini o online.
L’attività è regolamentata a livello regionale, e ogni Comune può richiedere specifici requisiti.
Tuttavia, esistono regole comuni a tutte le IAD: l’ambiente deve essere separato da quello
riservato alla vita quotidiana, devono essere rispettate le norme igienico-sanitarie, e i
prodotti devono essere tracciabili.
I requisiti per avviare una IAD in Calabria
Per aprire una IAD in Calabria è necessario:
● disporre di una cucina a norma, con superfici lavabili, impianti funzionanti e
attrezzature in buono stato
● frequentare un corso HACCP, obbligatorio per chi manipola alimenti
● comunicare l’inizio attività al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune
● presentare una SCIA sanitaria all’ASP competente
● avviare una Partita IVA
● iscriversi al registro delle imprese presso la Camera di Commercio
Come per ogni altra attività imprenditoriale, anche per una IAD è obbligatorio aprire una
Partita IVA. Questo passaggio permette di operare legalmente, emettere fatture e dichiarare
i redditi.
Molti piccoli imprenditori scelgono il regime forfettario, perché prevede una gestione
semplificata e un’imposta sostitutiva ridotta. È ideale per chi prevede ricavi contenuti nei
primi anni di attività.
Per semplificare la parte fiscale e burocratica, molte persone si affidano a Fiscozen, un
servizio che offre supporto nella gestione della Partita IVA. Fiscozen aiuta con la contabilità,
la dichiarazione dei redditi e la consulenza fiscale, permettendo di risparmiare tempo e di
evitare errori.
Cosa si può vendere con una IAD
Con una IAD si possono preparare e vendere alimenti non deperibili o che non richiedono
una filiera refrigerata complessa. Alcuni esempi includono:
● biscotti, torte, crostate
● pasta fatta in casa (con o senza uova)
● confetture e marmellate
● conserve sott’olio o sott’aceto
● pane e focacce
● piatti pronti, se consentiti dalla normativa locale
In alcuni casi può essere richiesta anche la registrazione al Registro degli Operatori del
Settore Alimentare (OSA). È inoltre necessario predisporre un manuale di autocontrollo
igienico secondo il metodo HACCP.
La Partita IVA per una IAD
È importante che ogni prodotto sia etichettato correttamente, riportando ingredienti,
allergeni, data di produzione, scadenza e dati dell’impresa. Anche le confezioni devono
essere idonee a garantire igiene e conservazione.
Vendita e promozione: dove e come si può operare
Una IAD può vendere direttamente ai clienti, online o di persona. È possibile partecipare a
mercatini, fiere e manifestazioni, oppure consegnare a domicilio. Alcuni Comuni autorizzano
anche la vendita all’interno di negozi o botteghe locali, se gli alimenti sono correttamente
confezionati.
La promozione avviene spesso tramite passaparola, social media e siti web. È importante
costruire un’immagine chiara, coerente e trasparente, per guadagnare la fiducia dei clienti e
far conoscere i propri prodotti.
Controlli e norme igienico-sanitarie
Anche se l’attività si svolge in casa, la IAD è soggetta a controlli da parte dell’ASP. Gli
ispettori verificano che l’ambiente sia idoneo alla preparazione alimentare, che vengano
rispettate le regole sull’igiene e che i prodotti siano etichettati in modo corretto.
Il rispetto delle norme è fondamentale per tutelare i consumatori e per mantenere
l’autorizzazione a operare. Ogni violazione può comportare sanzioni o la sospensione
dell’attività.
Un’opportunità per chi ama cucinare
Aprire una IAD in Calabria è un modo concreto per trasformare la passione per la cucina in
un lavoro. La bassa soglia d’ingresso e la possibilità di iniziare in piccolo rendono questo
modello adatto a chi vuole mettersi in gioco senza affrontare grandi investimenti.
Con attenzione alla qualità, al rispetto delle norme e a una comunicazione efficace, una IAD
può crescere nel tempo e diventare una vera impresa locale.
Le Imprese Alimentari Domestiche rappresentano un’opportunità concreta per chi vive in
Calabria e desidera avviare una microattività nel settore alimentare.
Con una cucina adeguata, una Partita IVA e il rispetto delle normative, è possibile avviare
una IAD in modo semplice e legale.
Servizi come Fiscozen possono aiutare nella gestione amministrativa, lasciando più tempo
da dedicare alla produzione e alla crescita dell’attività.

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